G’day folks!
Oggi voglio affrontare un discorso che dovrebbe essere di alto interesse non solo per le persone che hanno accumulato anni ed anni di lavoro ma soprattutto per le persone piu’ giovani: il fondo pensionistico australiano.
G’day folks!
Oggi voglio affrontare un discorso che dovrebbe essere di alto interesse non solo per le persone che hanno accumulato anni ed anni di lavoro ma soprattutto per le persone più giovani: il fondo pensionistico australiano.
Mentre vivevo e lavoravo in Italia mi ricorderò sempre la sensazione che provavo nel vedere tutti quei soldi prelevati dalla mia busta paga e mandati all’INPS ogni mese, rimanendo con quell’amaro in bocca e pensando: “Chissà se li rivedrò mai quei soldi?”
Oggi che vivo in Australia da ormai 3 anni la questione è molto diversa, non vedo più quei soldi svanire dalla mia busta paga e finire a qualche ente governativo, bensì vedo un sistema che funziona e che mi incentiva nel risparmiare per la mia pensione, perchè quei soldi non può toccarli nessuno tranne me.
Non voglio annoiarvi spiegandovi nei dettagli le differenze che ci sono tra il sistema pensionistico italiano e quello australiano, anche perchè non mi ritengo un esperto nel settore, voglio però darvi un’infarinatura di come questo sistema funziona, di come, usandolo nel modo corretto, si possa risparmiare parecchio in tasse e del perchè è riconosciuto mondialmente per essere tra i migliori nei paesi industrializzati.
Il sistema pensionistico australiano si basa su 2 tipi di fondi.
Il primo fondo pensionistico è la pensione di anzianità ed è un fondo erogato dal governo federale non associato alla durata della propria vita lavorativa, a differenza di quello italiano. Questo tipo di pensione australiana consiste nel ricevere il 25% del proprio salario medio solo se si è al di sotto di un certo reddito e patrimonio.
Ora, per tutti gli esempi che seguiranno, abbiamo bisogno di qualche informazione in più riguardo gli stipendi percepiti in Australia. Se prendiamo per esempio il salario medio australiano ricavato dall’ABS (Australian Bureau of Statistics) viene indicato essere 72,800 AUD all’anno lordo. Trovo però non sia un valore molto utile da usare, visto che è troppo influenzato dai redditi alti. Useremo dunque lo stipendio mediano, che calcola con maggior precisione il punto centrale nella distribuzione degli stipendi. Questo, sempre usando valori ricavati dall’ABS, si attesta a 57,400 AUD (dati Agosto 2011).
Tornando al discorso della pensione di anzianità ed usando lo stipendio mediano, risulterebbe che un pensionato potrebbe ricevere dunque 1,200 AUD al mese, cosa che in Australia non sarebbero sufficienti per vivere dignitosamente. In questo momento starete probabilmente pensando “cavolo, ma che razza di sistema è questo!”
E’ arrivato dunque il momento di introdurre il secondo tipo di fondo pensionistico, la Superannuation. Quest’ultima fu introdotta nel 1992 proprio per far fronte al problema che molti paesi industrializzati stavano e stanno tutt’ora cercando di risolvere, cioè dove trovare i soldi per poter pagare i futuri pensionati.
La Superannuation è interamente finanziata dai datori di lavoro e quindi dai privati. Essa non va perciò ad aumentare ulteriormente il debito pubblico ma al contrario è uno stimolo per l’economia. Il suo funzionamento è molto semplice e permette di risparmiare in tasse ed accumulare un ottimo fondo pensione.
Al momento della sua creazione nel 1992 il datore di lavoro doveva versare su un conto specifico il 3% dello stipendio percepito. Oggi questa percentuale è aumentata ad un 9,25% e proseguirà fino ad un 12%, con incrementi dello 0,25% annui.
Questi soldi, che vengono dunque versati dal datore di lavoro, saranno tassati al 15%, indipendentemente dall’aliquota in cui vi trovate. Nel caso dello stipendio mediano, 57,400 AUD, l’aliquota è quella del 32,5%. Questo significa che in un anno il datore di lavoro verserà sul vostro conto pensionistico (conto Superannuation) 5,310 AUD i quali saranno automaticamente tassati al 15% una volta depositati.
Spero non avervi perso anche perchè ora arriva la cosa più interessante.
Il governo australiano ha anche voluto dare la possibilità al singolo individuo di versare volontariamente ulteriori contributi sul proprio conto Superannuation che verranno tassati sempre al 15%. Il tetto massimo annuale è di 25,000 AUD che al raggiungimento dei 50 anni di età passa ad un massimo di 50.000 AUD.
Per poter versare questi ulteriori contributi è necessario mettersi d’accordo con il proprio datore di lavoro ed indicare quanto della propria paga si vuole destinare alla Superannuation.
Potete ben immaginare il risparmio in tasse all’anno!
Ma bando alle chiacchiere, come sempre un esempio fatto di numeri e proiezioni vi farà capire molto meglio quanto questo sistema sia utile per crearsi un fondo pensione di tutto rispetto. Non mi credete? Date un’occhiata qui sotto ;-)
Questa tabella mostra la comparazione tra la scelta di versare un contributo personale oppure no.
Si può quindi dedurre che:
- Sacrificando 227 AUD a settimana dalla paga (prima della tassazione) si andrà ad aggiungere, oltre ai 5,310 AUD iniziali contributi dal datore, altri 11,818 AUD, che tradotti in netto equivalgono ad un totale di 14,559 AUD annui
- Il risparmio in tasse à pari a 2,245 AUD, soldi che vengono reinvestiti per la vostra pensione anzichà andare allo stato.
A questo punto non rimane altro che usare questi dati e creare una proiezione che indichi quanto una persona potrebbe aspettarsi di accumulare nell’arco della propria vita lavorativa prima dell’inizio dell’età pensionabile:
- Età inizio contribuzione: 25 anni
- Età pensionamento: 65 anni
- Costo fondo: 50 AUD all’anno + 0,5% del versato
- Contributo datore del lavoro: 9,25%
- Contributo volontario: 227 AUD / settimana
- Ritorno d’investimento: 6,5%
- Inflazione: 3,5%
Inserendo questi valori in uno dei tanti calcolatori messi a disposizione online dal governo, avremo un risultato pari a: 824,513 AUD. Questa cifra assume che il salario rimanga lo stesso per tutto il periodo dei 40 anni, cosa molto improbabile.
Questo esempio è per dimostrare la fattibilità di andare in pensione con 1,000,000 AUD a disposizione. C’è forse da chiedersi perché questo sistema à riconosciuto come uno dei migliori al mondo?
Voi che ne pensate?
Mr Big
Immagine in copertina by SalFalko © some rights reserved – licence – disclaimer – original
There are 13 comments
Ciao il mio datore di lavoro non mi fa il super annuation e mi ha detto di farlo da sola.. come devo fare? Posso farlo tramite la app della banca commonwealth? Grazie
Salve volevo farvi una domanda allora io o lavorato x 9 anni in Australia dal 1974 al 1983 ,ad oggi sono cittadino Australiano residente in Italia o diritto alla pensione.un’ altra cosa sono invalidito al 80 x cento con tante patologie o diritto a qualcosa sempre dal governo australiano.
Salve Vito, per la pensione non lo so. Per l’invalidità, a meno che tu non viva qui, non credo proprio che il governo australiano ti copra le spese che affronti in Italia :-)
Salve, mi chiamo Napoli Saverio (Michele), nato il 08/05/1949, residente in Polistena, RC, Italia, ho lavorato in Australia per 33 anni. In data 02/07/2016 ho presentato presso l’Inps di Reggio Calabria domanda di pensione di vecchiaia a carico dell’Australia. Non ho ancora avuto alcun esito a tale domanda. Potete dirmi cortesemente a chi devo rivolgermi. Graze e saluti. La mia referente per tali informazioni è :
**cancellati dati**
Ciao Napoli, onestamente non lo so!
Non so se e’ corretto scrivere qui, ci provo ;-)
Avendo lavorato per molti anni in Italia, se mi trasferisco in Australia cosa succede relativamente alla pensione Italiana?
Quanto “verso” in Australia, viene riconosciuto anche in Italia?
Ciao Paolo, quello che versi in Australia andrà nella tua superannuation australiana, non nella pensione italiana. Good luck!
Ciao Valentina,
in poche parole si, saresti vincolata alla stessa cifra, solitamente per un anno. Cambiare cifra ogni mese sarebbe molto difficile da gestire per il tuo datore di lavoro. Questo pero’ non significa che, se dopo 6 mesi ti trovassi in difficolta’ finanziaria, non avresti la possibilita’ di annullare questo accordo. Quello che ti consiglierei sarebbe di iniziare con una cifra piu’ bassa, anche $50 a settimana (l’esempio che ho fatto sopra e’ di $227 a settimana) e vedere come riesci a gestirti economicamente in quell’anno, fai sempre tempo ad aumentare la cifra l’anno successivo. Spero d’esserti stato d’aiuto,
Mr Big
Ciao :D ma non ho capito una cosa, questi soldi versati possono essere poi “recuperati” a che età?
Supponendo che uno non stia fino a 65 anni, ma solo una decina d’anni, possono essere “recuperati” prima?
In secondo luogo, se per alcuni periodi non lavoro, devo comunque versare questi contributi?
E come terzo, io dico al mio datore che verso 227 AUD, ma non ho capito il 150 AUD che resta a fine conto che significa… :) Grazie Mr.BIG :D
Ciao Steve, ecco qui un po’ di risposte ai tuoi quesiti :)
1) I soldi versati servono per la pensione, quindi saranno disponibili una volta raggiunta l’eta’ pensionabile, questa e’ al momento 65 anni.
2) Se una persona rimane solo qualche anno in Australia sotto un visto temporaneo, potra’ in questo caso recuperare parte dei soldi versati una volta lasciato il paese, i quali saranno tassati al 30%. Se rimani “solo una decina d’anni” significa per forza che sei diventato un residente permanente, quindi potrai accedervi solo al raggiungimento dell’eta’ pensionabile.
3) Il versamento dei contributi avviene in due modalita’: il primo e’ quello obbigatorio che il datore di lavoro deve versare quando in effetti stai lavorando, il secondo e’ quello volontario, sei tu che decidi se versarli oppure no.
4) I 227 AUD sono i contributi volontari che decidi di sacrificare dalla tua busta paga (lordi), che quindi non verranno tassati all’aliquota in cui ti trovi ma semplicemente al 15%. Con i 150 AUD ho voluto dimostrare quello che in realta’ sacrificheresti come stipendio netto a settimana. In questo esempio risparmieresti in un anno 2245 AUD in tasse che vengono dunque “convertiti” in contributi.
Puo’ essere un argomento un po’ difficile da capire, ma una volta che entri nel meccanismo non e’ poi cosi’ male.
Vorrei comunque precisare che questo fondo non e’ da usare come un modo per pagare esclusivamente meno tasse, ma bensi’ un modo per incentivare ad accumulare per la pensione. Spero d’averti chiarito un po’ le cose ;)
Ciao a tutti,
ho letto tutto e sembra un sistema davvero interessante! Quello che non mi è chiaro però è questo:
– una volta stabilito il badget che vorresti farti versare dal tuo datore di lavoro , ad esempio 227 AUD , si è vincolati a versare sempre la stessa cifra ogni mese oppure posso decidere ogni volta, mese per mese, quanto vorrei investire per la mia pensione?
Non so se mi sono spiegata bene, spero di si…
Grazie mille in anticipo, Valentina.
In italia c’è un fondo identico che si chiama piano individuale pensionistico che si può fare o in azienda o in assicurazione che permette di dedurre il versamento ed abbattere l’imponibile lordo! L’unico problema è che bisogna, se lo si vuole avere, farlo parallelamente all’inps e permette di pagare molte meno tasse.
Ottimo, così chi vive in Italia può farlo!
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